Blaufrankisch 2018, Cantina KOBAL – Ptuj (Slovenia)

Oggi Bacco ci porta verso est, esattamente in Slovenia nella bella cittadina di Ptuj a circa 230 km dal confine italiano-triestino, dove si trova la cantina Kobal. Avevamo letto di recente un articolo su internet di questa eccellente realtà slovena, che ci aveva parecchio incuriosito, e quindi durante il primo lockdown del 2020 avevamo deciso di contrattarli e di farci spedire un campionario dei loro vini, in prevalenza a bacca bianca. Ptuj è una delle città più antiche della Slovenia e sorge sulle sponde del fiume Drava, circondata da colline e vigneti, nella regione nord-orientale dell’Oltredrava, dalle foto e articoli che abbiamo letto sembra davvero una splendida cittadina, una perla tutta da scoprire che merita sicuramente una visita. Nel centro della città ha sede la cantina Kobal, con la sua enoteca dove è possibile degustare e acquistare i loro vini. La cantina di produzione e i circa 26 ettari di vigneti sorgono intorno alla città Ptuj, nel cuore della zona vinicola denominata Haloze, una delle più antiche della Slovenia e già conosciuta oltre 2000 anni fa durante l’impero Romano, e di grande prestigio durante l’impero Austro-Ungarico. Le vigne sono coltivate a doppio Guyot, hanno un’età che va dai 16 a 58 anni e sono messe a dimora tra i 250 e 400 metri di altezza, i terreni sono ricchi di marna, il clima è quello continentale, la viticoltura è di tipo sostenibile, la resa è di 2500 ceppi/ha-2 kg/pianta, circa 100.000 litri la produzione annua tra tutte le tipologie, che sono le seguenti: Sauvignon Blanc, Pinot Grigio, Furmint, Moscato Giallo, Traminer, Chardonnay, Welschriesling, Blaufrankisch.

Oggi abbiamo aperto uno dei pochi vini a bacca rossa prodotti da Kobal, il Modra Frankinja (Blaufrankisch) annata 2018, bottiglia numero 6378 delle 8000 prodotte. Il Blaufrankisch è un vitigno diffuso in Austria, Slovenia orientale e nel nord dell’Ungheria. Le ricerche ampelografiche danno come probabile origine di questo vitigno, il frutto di un incrocio naturale tra la varietà a bacca bianca Heunisch e una mutazione del vitigno rosso proveniente dalla Franconia. Con il Blaufrankisch, a seconda del tipo di lavorazione che viene svolta in cantina, si possono produrre dei vini molto versatili, leggeri e di facile beva oppure di buona struttura con una tannicità spiccata.

Il Blaufrankisch 2018 Kobal, è un vino prodotto con un approccio interamente naturale, in cantina fa una lunga macerazione sulle bucce, lieviti indigeni, nessuna filtrazione, l’unica cosa che viene controllata è la temperatura. L’etichetta è molto bella con un calice contenente un albero, 13.5% il grado alcolico riportato. Il Blaufrankisch Kobal versato nel bicchiere ha un colore rubino cupo, con spiccati riflessi porpora, facendolo roteare, gli archetti sono abbastanza ampi e lenti. Al naso è fruttato e floreale, con una nota erbacea e dalle retrovie esce anche uno speziato pungente. In bocca è di medio corpo, con un’acidità accentuata e una buona sapidità. I tannini sono discreti con un leggera astringenza dopo il sorso. In bocca si rilevano dei sentori che ricordano la viola e dei frutti di bosco un po’ acerbi. Successivamente esce un tocco di vanigliato e qualcosa di terroso. La persistenza aromatica è media e la bocca rimane con una buona salivazione. Può ricordare per certi versi alcuni vini prodotti con il nostro Sangiovese nella zona di Ravenna.

È un vino sicuramente originale, non ha vie di mezzo, lo ami o lo odi. Da riassaggiare con qualche anno in più di affinamento in cantina.

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